domenica 8 giugno 2014

"LO SCRIVO IO" / / / Intervista a firma di Giuseppe Pascali apparsa su "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 13 maggio 2014


L'editore Lorenzo Capone
premierà dodici studenti

di Giuseppe Pascali

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Dalla cartografia storica alle guide turistiche all’etnomusicologia.
Un panorama di sapere e di buone letture quello offerto dal catalogo di Capone Editore, la casa editrice con sede sulla provinciale Lecce-Cavallino dai cui tipi ogni anno escono alcuni dei migliori libri d’Italia e che, anche in questa edizione, torna ad essere al fianco del Concorso «Lo scrivo io».
Una presenza ormai istituzionale quella di Capone Editore, presente sin dalla prima edizione dell’iniziativa siglata da «La Gazzetta del Mezzogiorno» (cioè da ben diciotto anni), ribadita anche questa volta con dodici ricchi pacchi libro.
«Siamo convinti che leggere, scrivere e parlare sono tre aspetti di un processo, quello comunicativo, che oggi più di prima riveste un ruolo fondamentale per la nostra società», spiega il dottor Lorenzo Capone, editore e giornalista e conoscitore del mondo dei giovani per essere stato insegnante di Lettere.
«Se a questo - prosegue il fondatore dell’omonima Casa editrice - si aggiunge che non si può scrivere senza aver letto e analizzato, discusso, verificato le informazioni recuperate, si comprende ancora meglio come non si possa non essere vicini allo spirito dell’iniziativa. Noi siamo una casa
editrice che crede in questi progetti e nelle potenzialità comunicative di ogni giovane studente». La Capone Editore, fondata nel 1980, pubblica libri legati alla storia del Mezzogiorno e all’area mediterranea, riservando notevole spazio alla pubblicazione di volumi di storia antica, archeologia, cartografia e ai rapporti tra l’Italia e le civiltà mediorientali.
Notevole in questi ultimi anni l’attenzione riservata alla pubblicazione di guide turistiche in lingua italiana e straniera su molte città e significativi monumenti storico-artistici della Puglia e dell’Italia centro-mer i d i o n a l e.
Tra le novità la ristampa anastatica del volume di Alba Medea, «Gli affreschi delle cripte eremitiche pugliesi» (tomo I), un libro pubblicato per la prima volta nel 1939, e «Viaggio nel Salento magico» di Federico Capone, dove si racconta di folletti e streghe, di fate, orchi e sirene, del venefico morso della tarantola, di fatti di vita quotidiana, di usi, di costumi e di superstizioni, con fiabe e
f i l a s t ro c ch e.
«Scrivere, come parlare, non è cosa semplice – aggiunge il dottor Capone - I ragazzi, per imparare, devono essere stimolati a queste attività fin da giovane età. Così come per la lettura: io credo che non ci siano libri “c at t iv i ”, ma ogni libro ha un proprio valore ed è portatore di un messaggio.
Se così non fosse non avrebbe senso scriverlo e nessun altro senso leggerlo».

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