lunedì 26 luglio 2021

È disponibile "Storia e Storie. Riflessioni su politica e società (2006-2015)" di Giacinto Urso

È disponibile Storia e Storie. Riflessioni su politica e società (2006-2015) di Giacinto Urso, introdotto da Claudio Scamardella e curato da Dino Levante. Formato 15x21 cm, pagine 760, euro 15,00 (ISBN 978-88-8349-225-9)
Sin dal 1999, quasi ogni domenica, il giornale "Nuovo Quotidiano di Puglia" accoglie, nella significativa rubrica "Periscopio", il commento di Giacinto Urso su avvenimenti, soprattutto politici. Si è così dispiegata, per anni, una cronistoria raccolta in un primo volume (1999-2006), già pubblicato, nell'attuale (2006-2015) e appena è possibile nel prossimo (2015-2021). Tale componimento di brevi riflessioni sull'evolversi della vita del nostro Paese e della società può interessare il lettore anche per aggiornare memorie, risvegliando il passato, eterna miniera di novità, per utile raffronto con il presente e per avviare un futuro, validamente costrutito. Alla domanda, rivolta all'Autore perché continua a scrivere su giornali e riviste pur avendo quasi 96 anni, la risposta è stata: "per sentirmi vivo, per assicurare agli gli amici che sono ancora vivo, mai dimenticando il saggio monito di abbandonare le cose che ti abbandonano e di non illudersi di poter divenire astro al tramonto". Un piccolo particolare: l'Autore non pratica gli attuali strumenti informatici. Scrive ancora a mano e sempre con la stessa penna. (dalla quarta di copertina)

mercoledì 7 luglio 2021

È disponibile "La cucina salentina tra tradizione e innovazione" di Carlo Sozzo

È disponibile in libreria La cucina salentina tra tradizione e innovazione di Carlo Sozzo, 128 pagine, euro 13,00. Carlo Sozzo, leccese e salentino puro sangue, inizia nel 1989 l’attività di ristoratore ad Acaia, frazione di Vernole, presso il ristorante La Locanda del Gallo di sua proprietà. Tra i primi a utilizzare il criterio dei prodotti a km 0, la sua cucina, legata al territorio e ai suoi prodotti attraverso gli innumerevoli piatti che proponeva nei suoi menù, l’ha fatta riscoprire ai salentini e fatta conoscere ai tanti turisti che d’estate frequentavano il ristorante. Si trattava di piatti poveri, come quello della cicerchia e del grano stumpatu, ma di grande spessore che un tempo rappresentavano il mangiare quotidiano della gente del Sud. Nel 2006 decise di chiudere La Locanda per andare in giro per alberghi e ristoranti di mezza Italia per affinare la grande Arte della Cucina. Ha insegnato in Belgio cucina italiana e salentina presso la Scuola Alberghiera di Mons. Profondo conoscitore della sua terra, delle sue tradizioni e di quelle culinarie in particolare, non sono pochi gli alberghi e i ristoranti del Salento che portano la sua firma.