venerdì 30 gennaio 2015

L’Oriente, i bizantini, l’Islam e l’Italia nei volumi della Capone Editore


L’Oriente, i bizantini, l’Islam e l’Italia

nei volumi della Capone Editore





Il Cairo in una mappa
dell'ammiraglio turco Piri Reis


Una serie di pubblicazioni sull’Islam e sui rapporti tra l’Italia, la Puglia e l’Oriente, a firma di autorevoli e noti studiosi italiani, è presente da alcuni anni nel catalogo della Capone Editore di Lecce che, ai rapporti con il mondo, la cultura e la civiltà orientale, ha dedicato da sempre molta attenzione.
“Mi ha sempre affascinato quel mondo e non è un caso che i miei viaggi – dichiara Lorenzo Capone, amministratore della società - da sempre riservano una attenzione particolare a Grecia, civiltà anatoliche, medioriente, mondo slavo. È proprio per questo che, quando se ne è presentata l’occasione, anche la casa editrice non ha lesinato impegno a pubblicazioni fondamentali per la conoscenza di quelle culture. Se non fosse stato per noi pochissimi, in Italia e in Occidente, avrebbero conosciuto l’ammiraglio turco Piri Reis”.
Tra gli autori che hanno collaborato con la casa editrice si ricordano quattro nomi in particolare: Cesare Daquino, che con Bizantini in Terra d'Otranto. San Nicola di Casole (2000), diede notevole impulso alla ripresa degli studi sulla presenza bizantina ad Otranto; Vito Salierno, il maggiore esperto occidentale della lingua e della letteratura urdu e della civiltà  islamica, favorito in questo dalla conoscenza profonda di quasi tutte le lingue orientali, dall’arabo all’hindi; Vito Bianchi, autorevole studioso pugliese che con Sud e Islam. Una storia reciproca (2003) ha dato un importante contributo agli studi sulla presenza musulmana nel Mezzogiorno, e Nino Lavermicocca che, con Puglia bizantina. Storia e cultura di una regione mediterranea nel 2012, La Puglia l’Adriatico i Turchi. Dai Selgiukidi agli Ottomani nel 2013, ha messo a fuoco gli intensi scambi tra la Regione più orientale d’Italia e il mondo bizantino e turco.
Con Musulmani in Italia. Secoli IX – XIX (2006), Vito Salierno descrive in modo puntuale ed esaustivo la conquista araba della Sicilia, la costituzione degli emirati di Bari e Taranto, la civiltà arabo-normanna del Sud, i terribili numerosi assalti di turchi e barbareschi lungo tutte le coste della penisola. Con il recente L’Islam nel Mediterraneo. Incontro-scontro di civiltà (2012), Vito Salierno ci dà un ampio quadro della geografia islamica nel Mediterraneo (in Spagna, in Sicilia, in Puglia), dei rapporti tra gli Ottomani e l’Italia e del rapporto di Dante con l’Islam.
È invece grazie i grandi Atlanti cartografici dell’ammiraglio-pirata di Solimano il Magnifico, Piri Reis, curati da Antonio Ventura, e a Il Mediterraneo nella cartografia ottomana (2010) di Vito Salierno che l’Italia e l’Occidente conoscono per la prima volta quanto di grandioso esprime l’Oriente turco in materia di cartografia, un mondo che ha contribuito notevolmente ad allargare i confini culturali dei singoli Stati e dell'intero bacino del Mediterraneo.

Lecce 30 gennaio 2015







Nessun commento:

Posta un commento