mercoledì 14 agosto 2013

VIAGGIO NEL SALENTO MAGICO / / / Recensione apparsa su "Presenza taurisanese / Brogliaccio salentino" di Luglio-Agosto 2013


Il Salento magico nella “terra del rimorso”

Ci sono libri la cui fortuna è tale da opacizzare tutto quel che li ha preceduti o seguiti. Uno di questi testi è La terra del rimorso di Ernesto De Martino (1961). Un gran libro, uno studio condotto sul campo con criteri scientifici, non c'è che dire. Ma proprio la conduzione sul campo, in presa diretta del fenomeno o di quel che di esso era rimasto, ha trascurato testi fondamentali sull'argomento. Federico Capone, che da anni coltiva studi di carattere antropologico relativi al Salento, offre con questo suo libro-antologia, Viaggio nel Salento magico (Cavallino, Capone Editore, 2013, pp. 144, Euro 10,00), alcune testimonianze importanti, a partire dai miti poetici classici fino all'Ottocento del Nutricati-Briganti, del Gigli e del Castromediano. Vi si leggono testi tradotti in italiano di Goffredo di Malaterra, Alberto di Aquisgrana, Girolamo Mercuriale; Testimonianze di George Berkeley, Antoine Laurent Castellan, Richard Keppel Craven, Girolamo Marciano da Leverano e Giuseppe Morosi. Testi spesso trascurati da quanti ormai considerano il fenomeno un prodotto commerciale cultural-turistico, che fanno giustamente dire a Capone che tradizione e tradimento sono stati confusi. Simili testimonianze, se per un verso non aggiungono novità all'argomento, per un altro lo liberano dall'esclusività salentina del tarantismo e lo collocano in una dimensione più ampia del più vasto mondo del magico. Questo, infatti, è una categoria che afferisce tutte le latitudini, con delle costanti e delle specificità. Questo libro di Capone ci fa conoscere di più e meglio lo specifico salentino “in viaggio” nel suo straordinario universo del fantastico.

Recensione apparsa su “Presenza taurisanese / Brogliaccio salentino” del Luglio-Agosto 2013 – Anno XXXI – N.257

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