lunedì 7 luglio 2014

ALBA MEDEA, GLI AFFRESCHI DELLE CRIPTE EREMITICHE PUGLIESI /// Recensione a firma di Dino Levante apparsa su "La Gazzetta del Mezzogiorno" di Giovedì 3 luglio 2014


LETTURE & LETTURE IL LIBRO PUBBLICATO DA CAPONE QUALE UTILE GUIDA
PER CONOSCERE MEGLIO ARTE E STORIA
Fascinoso viaggio nelle cripte bizantine
della Terra d’Otranto
Un itinerario disegnato dalla studiosa Alba Medea

di Dino Levante

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Libri sotto l’ombrellone, belle letture ma anche guide per conoscere meglio il Salento, come andando per grotte bizantine. La ricercatrice di origine lombarda Alba Medea, dopo il suo studio fondamentale, condotto nel corso del 1934, gli affreschi delle cripte pugliesi non avevano mai trovato un’analisi così estesa ed esauriente. Di ogni grotta l’autrice fornisce una precisa descrizione, indicandone la denominazione, la località, lo stato di proprietà, di custodia e d’uso, la planimetria, l’interpretazione delle pitture murarie e delle iscrizioni ancora visibili; spesso riproduce la pianta iconografica e la relativa bibliografia con l’indicazione della iconografia fotografica (se c’è) e col suggerimento pratico di ciò che possa farsi per la riproduzione degli affreschi e la conservazione dell’insediamento. In alcuni casi la studiosa paragona le scene dipinte e i testi della Sacra Scrittura con corrispondenze tra i testi patristici e l’esegesi medievale, passando poi ad un’analisi stilistica e a datare le pitture con una buona approssimazione.
Il lavoro di Alba Medea, scoperto dall’orientalista e bibliotecario dell’Accademia dei Lincei, il salentino Giuseppe Gabrieli nel 1936, è stato pubblicato nel volume «Gli affreschi delle cripte eremitiche pugliesi» (Capone Editore, 270 pagine, 25 euro), con presentazione di Antonio Ventura. Essenziali i contributi per approfondire le ricerche sulla realtà salentina leccese con le cripte di: Borgagne (interrata; San Nicola); Botrugno (Assunta); Carpignano (Sante Marina e Cristina o della Madonna delle Grazie; presso la masseria Tafuro); Casarano (Crocefisso o di Santa Costantina); Castrignano; Galatina; Gallipoli (abbazia di San Mauro; San Salvatore); Giurdignano (San Salvatore; grotte eremitiche). E il viaggio prosegue con Melendugno (San Niceta; San Cristoforo); Minervino; Muro Leccese (Santa Marina; San Salvatore); Nociglia (Madonna degli Idri); Ortelle (Madonna delle Grotte; San Vito e Santa Marina); Otranto (Sant’Angelo; San Nicola); Palmariggi (Monte Vergine); Parabita (Madonna della Cultura; Cirlicì; Sant’Eleuterio; Madonna del Carotto; S. Marina); Patù (La Centopietre); Poggiardo (Santa Maria); Ruffano (Carmine); Sanarica (Santo Lai). Infine, tappe a San Cassiano (Madonna della Consolazione); Sant’Eufemia (Madonna del Gonfalone); Serrano (Madonna di Cirimanna o Celimanna); Surano; Ugento (Crocifisso); Uggiano La Chiesa (Sant’Elena); Vaste (Santi Stefani); Veglie (Favana o Furana).
L’importante iniziativa editoriale mette nuovamente a disposizione, di studiosi e curiosi turisti, uno strumento indispensabile per la conoscenza di un patrimonio artistico tanto interessante, ristampando l’opera di Alba Medea edita nel 1939. Una prima ricerca condotta in maniera organica sui singolari monumenti della Puglia meridionale, ricca di documentazione sulle decorazioni delle absidi, dei pilastri, delle pareti laterali, degli archi e dei soffitti. Simboli di devozione dei fedeli, nostri antichi antenati. E sarà bello ripercorrere quegli itinerari, artistici e religiosi, con lo sguardo rivolto al passato, ma poi non tanto lontano.



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