sabato 29 giugno 2013

VIAGGIO NEL SALENTO MAGICO /// Recensione di Felice Laudadio Jr su Repubblica.it

Taranta, pizzica e Salento,

morsi senza rimorsi


di Felice Laudadio jr.

“Viaggio nel Salento magico”, di Federico Capone, Capone Editore, Cavallino-Lecce, giugno 2013, collana “La terra e le storie”, 144 pag. 10 euro. Dove si racconta di folletti e streghe, di fate, orchi e sirene, del venefico morso della tarantola, di fatti di vita quotidiana, di usi, di costumi e di superstizioni, con fiabe e filastrocche.
Tarantola, tarantismo, tarantella. Pizzica. Attenti a non confondere tradizione con tradimento, avverte Federico Capone nella sua premessa. Etnografia l’è morta, non rimpianta, aggiungiamo e ha portato via con sé l’ambaradam di lenti d’ingrandimento e vetrini da microscopio sotto i quali metteva i popolani del Sud – tutti coppola e scialli neri, solo coppola e scialli neri – che ancora alla vigilia degli Anni Sessanta si mostravano dediti a riti arcaici e pratiche ancestrali. Testi impressionistici, quelli etnografici, ragguagli su realtà esaminate con la superiorità (involontaria e inevitabile) del colto verso l’inclita, del maggiore verso il minore, dei moderni verso gli antichi. Tramontata la vivisezione etnografica, resta la Storia e basta e avanza a rendere nel suo significato di ponte culturale col passato il morso del ragno, “l’animale nocivo che vive in questa regione – scriveva il Galateo – e dal veleno del quale ci si libera col suono di flauti e tamburelli”. La danza come cura per tarantola, l’attività coreutica, che in Terra d’Otranto vide le ninfe battere nell’antichità remota i giovani messapi, trasformandoli in alberi. Nicandro di Colofone, autore greco del II secolo a.C., narra nelle Metamorfosi che gli ulivi erano pastori fanciulli, irrequieti e boriosi, mutati dopo aver perduto una sfida impari, a passi di danza, contro alcune semidee amiche di Dioniso. “Queste cose sono accadute molto tempo prima della spedizione di Ercole. In quel tempo si viveva con le pecore e i pascoli. Si racconta dunque che, nella terra dei Messapi, presso il luogo chiamato dei Sassi sacri, apparvero le ninfe Epimelidi che guidavano le danze e che poi i fanciulli dei Messapi, abbandonando le greggi, dissero che essi stessi sapevano condurre le danze ancor meglio”. Ignoravano di affrontare esseri divini, ritenendo di competere con donne mortali. “Avevano una maniera di ballare semplice, rozza”, da pastori, al contrario delle divine avversarie alle quali ogni mossa riusciva più elegante. Vinti e metamorfosizzati, gli insensati ancora si lamentano quando il vento fa stormire le chiome degli ulivi, nel bosco vicino ai Sassi sacri, chiamato appunto delle ninfe e dei fanciulli.
La leggenda è stata ripresa da Ovidio (gli oleastri) ed insieme i due brevi testi introducono l’antologia raccolta da Capone. Partendo da Nicandro, le testimonianze arrivano a fine Ottocento, alle tradizioni e superstizioni annotate tra Grecìa e Salento da Giuseppe Morosi, Trifone Nutricati Briganti, Giuseppe Gigli e Sigismondo Castromediano. Centrale è naturalmente il tarantismo, con la conferma della notorietà del fenomeno, già nel medioevo, da Palermo alla libanese Sidone, attraverso gli scritti di Goffredo di Malaterra, Alberto di Aquisgrana e Girolamo Mercuriale. In epoca moderna, brani dei diari di viaggio di George Berkeley, Antoine Laurent Castellan e Richard Keppel Craven e testi di Girolamo Marciano da Leveranno. A commento visivo, l’iconologia pugliese di Cesare Ripa.

L’autore. Federico Capone (1974), si occupa di musica e tradizioni di Terra d’Otranto e sull’argomento ha pubblicato “In Salento. Usi, costumi, superstizioni” (Capone Ed., 2003), “Lecce che suona. Appunti di musica salentino” (Capone, 2004), “Hip hop reggae dance elettronica” (Stampa Alternativa, 2004), “Sata Terra. Una breve storia della canzone dialettale leccese da Tito Schipa ai tarantismi premeditati” (2011, scaricabile da Internet). Ha curato “Cesare Monte e i Canti del Salento” (Kurumuny, 2009) e “Giuseppe De Dominicis/Capitano Black, Pietru Lau, Farfarina e Piripiernu” (Capone 2011).

link d'origine:  http://libri-bari.blogautore.repubblica.it/2013/06/27/taranta-pizzica-e-salento-morsi-senza-rimorsi/


link utili: Viaggio nel Salento magico, di Federico Capone

sabato 22 giugno 2013

VIAGGIO NEL SALENTO MAGICO, di Federico Capone, con prefazione di Maurizio Nocera (Capone Editore 2013)

Federico Capone, Viaggio nel Salento magico. Dove si racconta di folletti e streghe, di fate, orchi e sirene, del venefico morso della tarantola, di fatti di vita quotidiana, di usi, di costumi e di superstizioni, con fiabe e filastrocche , con prefazione di Maurizio Nocera, Capone Editore 2013 

 
 

Pagine 144, € 10,00
ISBN: 978-88-8349-199-3

IL LIBRO
Il fascino della Terra d’Otranto sta nel suo sapere ancestrale arricchitosi nei secoli, e per tutto il medioevo, grazie al passaggio di genti e culture diverse, e conservatosi, poi, in epoca moderna, quando, col cambiare delle rotte, da snodo centrale del Mediterraneo, l’antica terra fra due mari, la Messapia appunto, divenne estrema periferia d’Italia.
Ma se quella ricca memoria rimaneva sconosciuta al forestiero, purtuttavia si tramandava, quasi invariata, negli usi, nei costumi e nelle superstizioni dei salentini, e questo fino ai giorni nostri.
Girolamo Mercuriale, De Tarantula
Le testimonianze proposte nel libro risalgono ad epoche veramente insospettabili, che vanno dal II secolo a. C., quando Nicandro di Colofone narra nelle sue Metamorfosi della battaglia a passi di danza combattuta fra le ninfe Epimelidi e i giovani pastori messapi, fino ad arrivare alla fine del XIX secolo, con le leggende raccolte da Giuseppe Morosi nella Grecìa Salentina, ma anche con le credenze, gli usi e le superstizioni annotate dai pionieri dell’etnologia salentina: Trifone Nutricati Briganti, Giuseppe Gigli e Sigismondo Castromediano.
Un ruolo centrale lo occupa il tarantismo, presentato al pubblico più ampio con gli scritti essenziali di Goffredo di Malaterra, di Alberto di Aquisgrana e di Girolamo Mercuriale, che documentano come in pieno medioevo il fenomeno fosse conosciuto da Palermo a Sidone, nel lontano Libano. E poi, ancora, ma qui siamo già in epoca moderna, l’Iconologia, relativa alla Puglia, di Cesare Ripa e  alcuni stralci dei diari di viaggio di George Berkeley, Antoine Laurent Castellan e Richard Keppel Craven, per concludere con Girolamo Marciano da Leverano.
Viaggio nel Salento magico offre, pertanto, un quadro a tutto tondo di una Terra d’Otranto che, pur cambiando nel corso dei secoli, ha saputo conservare quell’arcaica tradizione che la caratterizza e affascina.



L’AUTORE
Federico Capone, 1974, si occupa prevalentemente di musica e tradizioni di Terra d’Otranto e sull’argomento ha pubblicato In Salento. Usi, costumi, superstizioni (Capone Editore, 2003), Lecce che suona. Appunti di musica salentina (Capone Editore, 2004), Hip hop reggae dance elettronica (Stampa Alternativa, 2004), Sata Terra. Una breve storia della canzone dialettale leccese da Tito Schipa ai tarantismi premeditati (2011, scaricabile gratuitamente da Internet).
Ha anche curato Cesare Monte e i Canti del Salento (Kurumuny, 2009) e Giuseppe De Dominicis / Capitano Black, Pietru Lau, Farfarina e Piripiernu (Capone Editore 2011).


Indice:


  • La magia della Terra dei due mari, di Maurizio Nocera;
  • Il Salento fra miti, leggende e fatti quotidiani, di Federico Capone;
  • La Terra d’Otranto ai tempi del mito: le ninfe e i pastori (Nicandro di Colofone, Ovidio et altri)



Tarantismo e dintorni, scritti di base:
  • Un satiro (o Dioniso) e la menade;
  • Gaufredi Malaterrae, Nostri a tarantis vexantur; Goffredo di Malaterra, I nostri molestati dalle tarantole;
  • Albericus Aquensis, Quomodo a serpentibus multi perierunt in regione Sidanis; Alberto di Aquisgrana, Come molti morirono a causa dei serpenti nella regione di Sidone;
  • Girolamo Mercuriale, De tarantula; Girolamo Mercuriale, Intorno alla tarantola;
  • Cesare Ripa, Puglia



Altre notizie sul tarantismo:
  • George Berkeley, La tarantola di Puglia;
  • Antoine Laurent Castellan, Lettera IX;
  • Richard Keppel Craven, Notizie sulla tarantola;
  • Girolamo Marciano da Leverano, [Degli animali velenosi]



Favole, leggende e storie di vita quotidiana:
  • Giuseppe Morosi, Leggende di Martano, Castrignano, Sternatia;
  • Trifone Nutricati Briganti * Giuseppe Gigli * Sigismondo Castromediano, Fate e folletti, orchi, streghe sirene, spiriti della casa e fatti di vita quotidiana.