mercoledì 23 ottobre 2019

È disponibile "Popoli del Mare. Minoici, Micenei, Shardana. Origine, materie prime, traffici marittimi preistorici" di Pierluigi Montalbano

Pierluigi Montalbano

Popoli del Mare. Minoici, Micenei, Shardana.
Origine, materie prime, traffici marittimi preistorici



IL LIBRO: La geografia del mare non è una semplice tavola blu. Da millenni, nessun impero è rimasto solido se ha trascurato l’esplorazione e il governo dei mari, e senza prevalere sulle onde non si può ambire all’egemonia sulle terre. Essendo inabitabile, chi riesce a controllarne i nodi strategici, ossia gli stretti, laddove le acque si restringono e le coste si avvicinano, disegna la supremazia del potere marittimo. Chi controlla i punti di strangolamento, così sono chiamati questi luoghi, può decidere di chiudere o aprire le arterie dell’economia. Chi occupa postazioni determinanti può dissuadere o colpire il nemico. Nell’età del Bronzo, le grandi potenze imperiali cercarono in tutti i modi di amministrare gli approdi in prossimità degli stretti: la città di Troia, la splendida Ugarit, Gibilterra e i canali di collegamento che uniscono il Mediterraneo all’Oceano Indiano. E poi le ferrovie liquide: il Nilo, l’Eufrate, il Tigri, l’Indo. Tutte le grandi civiltà hanno l’acqua come elemento essenziale. Le gerarchie politiche, economiche e militari, ancora oggi, sono segnate dalla supremazia sul mare, la talassocrazia. Ma come si conquistano le onde? Non è sufficiente vincere i duelli nave contro nave, si devono proteggere le coste, tracciare rotte verso zone ricche di materie prime, installare strutture artificiali, conoscere venti e correnti, acquisire capacità tecnologiche, studiare il movimento degli astri. In questo testo è raccontata l’alba della globalizzazione di merci e idee, sono esposte le vicende che coinvolsero i grandi popoli del passato, alla ricerca del governo dei mari. Intorno al 1200 a.C. il mondo si fermò, l'organizzazione politica ed economica, ossia il vecchio "sistema di palazzo", fu annientato dalle imprese di bellicosi popoli che unirono le capacità di navigazione alle tecniche di combattimento, e misero a ferro e fuoco tutte le grandi città marittime dell'epoca.

L'AUTORE: Pierluigi Montalbano è nato e vive a Cagliari.
Studioso di preistoria e protostoria, collaboratore di alcune equipe internazionali su temi riguardanti la navigazione antica, i relitti del Bronzo e del Ferro, organizza laboratori didattici sull’archeologia e rassegne espositive sul Mediterraneo antico. Numerose le sue conferenze sulla storia della Sardegna e notevole la partecipazione a dibattiti sullo stesso argomento. Dirige il quotidiano on-line di storia e archeologia da lui fondato nel 2010.
Curatore della rassegna culturale “Viaggio nella storia”, realizzata con alcuni docenti dell’Università di Cagliari, è autore di numerosi saggi e dei volumi: Le navicelle bronzee nuragiche (2007), Dal Neolitico alla civiltà nuragica (2008), Sherden. Signori del mare e del metallo (2009), Antichi popoli del Mediterraneo (2011), Sardegna, l’isola dei nuraghi (2012), Porti e approdi nel Mediterraneo antico. Quando i Fenici solcavano i mari (2016), Sardegna. L’alba di una civiltà (2017).
È presidente dell’Associazione Storico-Archeologica Honebu.


Pierluigi Montalbano, Popoli del Mare. Minoici, Micenei, Shardana. Origine, materie prime, traffici marittimi preistorici, Capone Editore, Lecce 2019. Pagine 160, con foto a colori, € 18,00

ISBN: 978-88-8349-221-1

1 commento:

  1. Osservazioni di Corinna Pieri intorno al libro
    “Popoli del Mare - Minoici, Micenei, Shardana - Origine, materie prime, traffici marittimi preistorici” di Pierluigi Montalbano - Capone Editore, 2019
    Ringrazio l’autore per questo bel lavoro, che ha il pregio di fornire una panoramica a tutto tondo di come siano nate le frequentazioni tra tribù, etnie, popoli fin dall’alba dell’umanità quando essa scoprì di appartenere ad un mondo molto più grande di quanto non avesse ritenuto. Il titolo ed i sottotitoli già “parlano da soli” a tutti coloro che abbiano la curiosità di comprendere le ragioni che hanno indotto gli uomini ad incontrarsi e socializzare fino a determinare la prima “globalizzazione”. A tal proposito scopriamo che i primi scambi erano costituiti da “doni” di materie prime, ritenute pregiate in quei tempi, al fine di mantenere buoni rapporti di “vicinato”: una sorta di invito alla solidarietà per evitare conflitti. Si va avanti attraverso una lettura piacevole come se seguissimo la mappa di un percorso dove troviamo le materie prime dagli albori fino ai più sofisticati manufatti realizzati da straordinari artigiani: ceramiche, utensili, gioielli e armi. E furono proprio le armi che dettero vita ai grandi Imperi con Sistemi Palaziali grazie al controllo delle rotte commerciali marittime che consentivano l’acquisizione di notevoli ricchezze. Poi arrivarono i Popoli del Mare, una sorta di confederazioni di genti guerriere migranti, che attaccarono i grandi Imperi sconvolgendo gli assetti di potere e determinando la scomparsa dell’Impero Ittita e l’inizio della decadenza di quello Egizio. Le ragioni di tali ondate di guerrieri ci sono ancora sconosciute. Da quel momento tutto cambiò nel bacino de Mediterraneo, nuovi regni sorsero intorno ai centri abitati che dettero vita al tempo delle Città Stato, dal potere molto più fragile dei precedenti Sistemi Palaziali, ormai definitivamente tramontati. Gli ultimi capitoli ci narrano le gesta degli Shardana, un popolo sul quale ancora oggi si palesano ipotesi diverse. Moltalbano ci presenta la sua con argomentazioni puntuali e documentate, ma non la svelerò perché arriva alla fine di una lettura agile, attraverso la quale ricostruire l’entusiasmante viaggio che ci ha portati fin qui e forse anche capire come meglio proseguire verso il domani. L’ultimo capitolo, non certo per importanza nel sentire dell’autore cagliaritano, è dedicato alla Sardegna e al fascino intramontabile e misterioso della Civiltà Nuragica.

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