E' disponibile "Viva 'o Rre. Dalla conquista del Sud alla guerra per bande", di Orazio Ferrara.
Il libro è la riedizione riveduta e ampliata di un agile
pamphlet, uscito nell’ormai lontano 1997, dall’impostazione sfacciatamente
filo-borbonica, come dichiara apertamente fin da subito l’autore, ma anche con
una puntigliosa aderenza alla verità storica, troppo spesso e per lungo tempo
mistificata da paludati storici di professione, quando hanno scritto del Sud
nel periodo risorgimentale.
Gli argomenti spaziano dal “Sud liberato”, ovvero di quando
si fucilavano, a migliaia, i cafoni meridionali perché, “testardi e rozzi” qual
erano, non volevano sentir ragione di essere “liberati dalla tirannia dei
Borbone”; alla guerra per bande, in nome di re Francesco, di uomini come
Antonio Cozzolino detto il Pilone, spacciato sbrigativamente per il solito
brigante tagliagole, mentre in realtà era un vero e proprio antesignano di
quella figura di “combattente politico”, che tanta importanza avrà negli eventi
bellici del Novecento.
Dalla battaglia di Calatafimi, una battaglia che le armi
napolitane non dovevano assolutamente vincere, e infatti non la vinsero, benché
gli splendidi Cacciatori napoletani dell’VIII battaglione avessero ormai la
vittoria in pugno. Ci pensò il loro generale, il Landi, a sconfiggerli, facendo
suonare la ritirata generale. Di quei magnifici soldati lo stesso Garibaldi
ebbe a scrivere subito dopo “I Napoletani si batterono da leoni, e certamente
non ho avuto in Italia combattimento così accanito, né avversari così prodi”;
alla parte “Documenti”, in cui sono riportate le pagine dei diari del
diplomatico e patriota italiano Pietro Chevalier, uomo di Cavour, che ci svela
gli squallidi e meschini retroscena di come fu fatta l’Unità d’Italia e dei
personaggi che si piccarono di farla, personaggi spesso da operetta e qualche
volta anche un po’ cialtroni.
Orazio Ferrara (1948), nato a Pantelleria (Tp), vive in
provincia di Salerno. Già responsabile della Biblioteca Comunale della Città di
Sarno, scrittore e saggista, ha pubblicato con l’editore Capone Sud. Storie
di lazzari, sanfedisti, briganti e separatisti (2010), La navigazione
nel mondo antico (dai Cretesi agli Etruschi) (2011), Addio Sud. O
briganti o emigranti (2012), Il saio e la spada (2013).
Numerosi i volumi pubblicati con altri editori. Tra i più
recenti ricordiamo Fronte dell’Est. Gli italiani in Russia, Italiani
nelle guerre d’Africa, La marineria dell’isola di Pantelleria in epoca
moderna, Gli assi dei sommergibili nella Seconda guerra mondiale, Pelle
di marinai.
È redattore dei periodici locali “La Voce ed Eventi”,
collabora a diverse riviste a diffusione nazionale, tra cui “L’Alfiere”, “Due
Sicilie”, “Agorà”, “Storia in Rete”, “La Grande Guerra”, “Storia del Novecento”,
“Eserciti nella Storia”, “Aerei nella Storia”, “Santini & Similia”, “Cronache
Medievali”. Numerosi siti internet di storia pubblicano suoi contributi.
Fondatore del Centro Studi di Storia, Archeologia e Araldica «I Diòscuri».
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