NOTE E
CRONACHE CULTURALI
Capone Editore
Puglia
barocca, un saggio
di Mario Cazzato
di MARIO DE MARCO
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Accreditato
studioso delle vicende storiche di Puglia, con particolare predilezione dei
fenomeni artistico-architettonici, questa volta Mario Cazzato ci propone un
excursus sul barocco pugliese, effettuato con rara compiutezza di sintesi. coniugando
il rigore scientifico-interpretativo con l’intento divulgativo. Il
volume, Puglia barocca (Capone Editore, Cavallino,
2013, pp. 135, € 18,00) si dota, e non poteva
essere diversamente, di un cospicuo apparato illustrativo, tratto dagli archivi
di diversi autori delle foto, e ciò rende particolarmente appetibile la consultazione
del testo che chiarifica non pochi aspetti dell’arte fiorita nel XVII secolo.
Il
gusto barocco, che ebbe a Lecce la sua stagione feconda dalla
metà del ‘600 fino al primo decennio del secolo successivo, essenzialmente con la
produzione di Cesare Penna e di Giuseppe Zimbalo, in Terra d'Otranto ebbe proprie
note distintive negli edifici sacri e in quelli dei privati, mentre nell' alta
Puglia appare evidente l'influsso napoletano.
Ciò
ci dimostra il nostro autore, quasi portandoci per mano, effettuando un’accurata
analisi filologica che ci aiuta a non effettuare generalizzazioni, poiché egli
dalla nascita alla conclusione del gusto architettonico-decorativo dell'arte controriformistica
pone in evidenza i nessi di causalità storica, culturale, sociale e religiosa,
che soprattutto a Lecce, la città chiesa, manifestarono l' esibizione della
Chiesa Trionfante, ferita ma non vinta dalla riforma protestante.
Ostuni, Guglia di Sant'Oronzo |
In
maniera chiara e scorrevole questo studio di Mario Cazzato si offre alla
lettura di tutti e ci fa capire che, al di là dei desideri della committenza, la
Chiesa essenzialmente, va tenuto conto dell’estro creativo dei capo-scuola che,
ovviamente influenzarono tanti costruttori nonché una miriade di sconosciuti scalpellini
e decoratori che, assecondati dalla duttilità della pietra leccese, dettero sfogo
al proprio estro creativo, emulandosi nelle bizzarre artificiosità e nel virtuosismo
illustrativo.
Per
secoli, e comunque fino ai primi decenni del secolo scorso, l'arte barocca venne
stigmatizzata da studiosi stranieri e italiani, ma un’inversione di tendenza via
via andò affermandosi per giungere ai nostri giorni allorché autorevoli studiosi,
tra i quali Mario Cazzato, scevri da pregiudizi hanno voluto capire, più che giudicare,
il fenomeno barocco, sulle cui manifestazioni si continua ancora a indagare.
Della
sovrabbondanza decorativa dell’arte del XVII secolo se ne resero conto anche
alcuni architetti del secolo successivo. Le situazioni storiche erano cambiate o
comunque erano in evoluzione, sicché a Lecce la svolta si ebbe con Mauro
Manieri (1687- 1744). Con l'Interdetto del 1711 si era notevolmente
bloccata l'attività edilizia, poi nel 1743 la città subì le conseguenze del
terremoto, per cui il gusto divenne misurato, si liberò degli orpelli , si affermò
come rocaille diffondendosi ben presto nell' ampia provincia di Terra
d'Otranto.
Questo
ed altro il lettore potrà trovare nel volume di Mario Cazzato, opera non secondaria
tra le tante che egli ha pubblicato e che costituisce un chiaro ed utile vademecum
per chi intende capire di più sull’arte barocca.
Recensione
apparsa su Presenza Taurisanese/Brogliaccio
Salentino, marzo 2013, Anno XXXI – N. 254 III - Inserto cultura
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