Nino Lavermicocca, Marino Capotorti, Nicola Cortone, La
Puglia, l'Adriatico, i Turchi. (Dai Selgiukidi agli Ottomani, 1071-1571), a
cura di Nino Lavermicocca, Presentazione
di Giorgio Otranto, Capone Editore 2013
Pagine 144, € 15,00
ISBN: 9788883491801
Il libro
Con l’erosione dell’Impero bizantino avviata
militarmente a partire dall’XI secolo e proseguita metodicamente fino alla
completa occupazione dell’Anatolia e alla distruzione della “grande mela
rossa”, la capitale della cristianità orientale, Costantinopoli, i Turchi non
furono in grado di elaborare una civiltà e cultura dell’incontro, fondata sui
valori dell’Islam e della Ortodossia. All’Europa i Turchi si avvicinarono per
circa quattro secoli con la guerra, seguendo nell’itinerario delle conquiste,
la direttrice balcanica (fino al II assedio di Vienna 11 settembre 1683) e
quella egeo-ionico-adriatica (fino alla battaglia di Lepanto 7 ottobre 1571),
guardando alla Puglia come alla frontiera dell’occidente che, pur nella sua
disgregazione politica e debolezza militare, seppe comunque opporre un argine
(paradossalmente proprio con la caduta di Otranto l’11 agosto 1480) alla
ambizione del dominio universalistico della Sublime Porta.
Gli argomenti:
Presentazione, di Giorgio Otranto ° Adriatico,
golfo mediterraneo: incontri e scontri di civiltà e culture, di Nino Lavermicocca ° La
battaglia di Lepanto, e la fine dell’egemonia turca sul mare. La partecipazione
dei pugliesi, di Marino
Capotorti ° La paura
del “Turco” e la sua rappresentazione: tradizioni popolari, narrazioni
letterarie e folklore, di Nicola
Cortone
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